22 maggio 2012

MELISSA BASSI, UNA DI NOI



Siamo di fronte a un attentato terroristico che non ha precedenti nella storia delle mafie e dello stragismo in questo paese.
Per la prima volta si e’ deciso, attraverso un’organizzazione meticolosa, di colpire indiscriminatamente gli studenti che stavano varcando il cancello di una scuola per seguire le lezioni. Per essere più precisi: studentesse, al femminile, non studenti. Per questo l’attentato è anche un femminicidio.
«È stata una manifestazione della violenza cruda contro la scuola quale fondamento della democrazia, quindi contro la Repubblica, la costituzione, la stessa vita civile» ha scritto il Corriere del Mezzogiorno nella prima pagina di domenica 20 maggio.  Ma lo è anche contro - barbaramento contro - delle ragazzina indifese. A Melissa piaceva la moda, la danza (che aveva praticato da bambina). Era appena scesa dal bus quando una bomba rudimentale le ha devastato in pieno il corpo.
«Una ragazza solare, dolce, sempre con il sorriso sulle labbra, era la nostra gioia. brava a scuola». Voleva diventare una stilista. La gente di Brindisi accorre per dire no all’orrore, ma grida anche forte e chiaro che non ci sta a vedere strumentalizzata la morte di una ragazzina innocente.
Accorrendo nel cuore della città per una sorta di presidio spontaneo in difesa della legalità e della democrazia, don Ciotti chiede «a Dio di dare una bella pedata a tutti noi per farci andare avanti. Non lasceremo un grammo di ossigeno a queste bestie. La risposta dovrà essere quella della democrazia. Cercare la mattanza di ragazze, volere la strage di adolescenti è un fatto inedito. Uccidere i figli equivale ad abolire il futuro».
Per il Ministro dell’Istruzione Profumo, «le mura scolastiche sono un recinto, dentro il quale si educa. Pensando ai ragazzini attoniti che hanno visto i corpi delle proprie compagne di classe dilaniati, impossibile non concludere che tutto ciò segni per loro la perdita dell’innocenza».
Noi per quel tragico incidente accaduto il 19 maggio presso la scuola superiore di brindisi “Morvillo Falcone” proviamo molta tristezza soprattutto per Melissa, una ragazza normale come noi che andava a scuola come tutti i ragazzi.
Ci dispiace molto per Melissa e speriamo che sia fatta giustizia!
Aurora Briganti e Valeria Annese

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